Si narra che la statua fosse appartenuta al Monastero della Visitazione di Santa Maria a San Vito al Tagliamento. Durante la prima guerra mondiale a causa dell’invasione tedesca, le sorelle abbandonarono il monastero. Nel 1919 quando ritornarono a San Vito, trovarono il loro monastero completamente saccheggiato e devastato. Vi è una testimonianza che racconta di un uomo che, passando nei pressi del monastero, vide alcune persone lanciare dalla finestra la statua della Madonna. Impietosito e rispettoso, la raccolse e la portò a casa. Alcuni anni dopo, quando il prete andò a benedire quella casa, si ritrovò di ritorno con la statua della Madonna adagiata sulla carriola.
Durante l’intervento di restauro è emerso che il manufatto risale alla fine del ‘400 inizi del ‘500. Si tratta di una “Madonna della Misericordia” in quanto la veste è aperta ad accogliere e proteggere i fedeli. Le diverse stratigrafie testimoniano i continui cambiamenti di gusto e stile. Inizialmente era completamente rivestito d’oro, infatti in alcuni punti sono visibili le tracce di tale rifinitura.